Maria Ildegarde Cabitza

Maria Ildegarde Cabitza, insieme a Maria Giovanna Dore ed a Maria Gabriella Sagheddu, è una delle principali protagoniste del rinnovamento monastico femminile italiano di metà Novecento.

Te lo puoi immaginare un vecchio, immenso Monastero che aspetta di riprender vita e dove tutto è da rifare, non materialmente, ma spiritualmente e intellettualmente? Il posto è molto bello, e il Monastero pure: con un carattere di antichità nei muri, nelle cose – ce ne sono di bellissime – e anche, perché no? nelle persone!!! Sono stata accolta con gioia, con affetto, da queste buone creature che temono solo che ci troviamo male e ce ne torniamo via. Io male non mi trovo davvero: tutt’altro; è vero che c’è un immenso lavoro da fare, un lavoro complesso, di cui ancora nemmeno non mi rendo conto, ma sono serena, intimamente piena di pace.

Lettera datata 21 Novembre 1942 – “Parole più su della terra : lettere e note intime” – p. 131

Così scriveva la nuova abbadessa Maria Ildegarde Cabitza dall’antico monastero di Rosano, frazione del comune di Rignano sull’Arno (FI), carica di quella serena risolutezza che l’avrebbe portata a creare una delle comunità più fiorenti dell’ordine benedettino.

Biografia

DataRiassunto
26/04/1905Leonilda (o Nilda) Cabitza nasce a Gonnosfanadiga (SU).
21/12/1926Consegue la laurea presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Roma con una tesi su “Le memorie monumentali dei principali personaggi della Chiesa nel secolo III”, poi pubblicata nel “Bollettino Liturgico” dell’abate Emanuele Caronti.
07/1928Partecipa ad un corso di esercizi spirituali tenuto da Caronti presso Castel Gandolfo.
26/06/1930Entra nel monastero benedettino di Sant’Antonio Abate presso Eboli (SA).
11/01/1931Viene inviata a Sorrento (NA) presso il Monastero di San Paolo Sant’Agata sui Due Golfi.
17/11/1931Consegue la seconda laurea con una tesi su “Il valore pedagogico della Regola di San Benedetto”.
13/01/1932Emise la professione religiosa monastica, prendendo il nome di Maria Ildegarde.
14/11/1942Viene inviata presso Rignano sull’Arno (FI) a rinnovare, in qualità di abbadessa, l’antico Monastero di Santa Maria di Rosano.
1955Da vita al bollettino “Beata Pacis Visio”.
12/04/1956Viene eletta prima presidente della Federazione dei monasteri benedettini di Toscana.
28/08/1959Muore nel Monastero Santa Maria di Rosano all’età di 54 anni.