Cosa è un santuario per la Chiesa Cattolica Romana? Per rispondere correttamente a questa domanda, si riportano qui sotto alcuni passi del documento I Santuari, Configurazione Giuridica e Dimensione Pastorale redatto il 19 Novembre 1998, presso il Santuario di Pompei, durante l’intervento del Prefetto della Sacra Congregazione del Clero, Card. Darío Castrillón Hoyos.
Introduzione
[…] Il mio intervento sarà diviso in tre punti: la realtà umana e divina dei santuari, la normativa canonica e la dimensione pastorale.
Realtà Umana e Divina
Il Santuario è costituito, innanzitutto, da una realtà vissuta dal popolo di Dio, in cui concorrono la dimensione soprannaturale e una dimensione umana. Se è vero che ogni Santuario è eretto mediante un regolare decreto, come vedremo, è prioritariamente vero che l’iniziativa originaria non appartiene all’uomo, bensì a Dio stesso. Infatti, S. Giovanni della Croce afferma che Dio stesso sceglie dei luoghi in cui lascia una impronta specialissima della sua presenza, luoghi che richiamano in modo del tutto peculiare il bisogno che l’uomo ha del divino e quasi, lasciatemi dire, il bisogno che Dio ha di fare irrompere fra gli uomini i torrenti impetuosi della grazia e del suo amore misericordioso.
Di norma i Santuari, grandi o piccoli che siano, architettonicamente splendidi o umili e rupestri, trovano la propria origine in una qualche apparizione, attorno ad una reliquia insigne o in un luogo particolarmente segnato dalla santità di qualche servo di Dio o, ancora, da molteplici forme di quel fecondo fenomeno che comunemente viene definito come “pietà popolare”.
[…] Il can. 1230 dell’attuale Codice di diritto canonico propone, quindi, una definizione che, senza scendere nei dettagli concreti, illustra le condizioni che devono essere necessariamente presenti. Così recita la norma:”con il nome di santuario si intendono la chiesa o altro luogo sacro ove i fedeli, per un peculiare motivo di pietà, si recano numerosi in pellegrinaggio, con l’approvazione dell’Ordinario del luogo”. Tali elementi sono:
- il luogo sacro contraddistinto da un peculiare motivo di pietà, che potrà essere chiesa, oratorio, cappella o altro (es. una grotta…);
- il concorso di numerosi pellegrini;
- l’approvazione dell’Ordinario diocesano.
Il Santuario, pertanto, esiste in funzione dell’accoglienza dei pellegrini, accoglienza che si esprime, soprattutto, mediante una intelligente metodologia di evangelizzazione.
Normativa Giuridica
Il can. 1231 distingue vari tipi di Santuari: diocesani, nazionali, internazionali, a seconda che l’approvazione sia concessa dall’Ordinario diocesano, dalla Conferenza dei Vescovi, per quelli nazionali o dalla Santa Sede, tramite la competenza della Congregazione per il Clero, per i Santuari internazionali. […]
Dimensione Pastorale
Il Santo Padre Giovanni Paolo II nel viaggio pastorale del 1979 in Messico, ha definito i Santuari “luoghi di conversione, di penitenza e di riconciliazione con Dio”. […]